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Ginkgo


Ginkgo biloba
Il Ginkgo (Ginkgo biloba) è un albero che può raggiungere i 40 metri di altezza appartenente alla famiglia delle Ginkgoacee. Grazie al suo portamento elegante è utilizzato come pianta ornamentale.
E' considerato un fossile vivente in quanto unica specie sopravvissuta di un ordine risalente al Primario. Si suppone sia stato salvato dall'estinzione grazie a coltivazioni di monaci cinesi. Dalla Cina è stato poi introdotto in Occidente.

Composizione

La droga è costituita dalle belle, caratteristiche foglie a ventaglio.
Sono presenti ginkgolidi (diterpenoidi), flavonoidi e bilabolide, un trilattone tetraciclico. Queste sono le componenti più importanti, ma sono presenti anche dei composti fenolici quali ginkgolo e il bilobolo, la ginkgetina (un bisflavone) e acidi organici.

foglie Ginkgo biloba
Proprietà

- Radical-scavenger, in particolare nei confronti della parete dei vasi sanguigni.
- Azione anti-PAF (Platelet-Activating Factor, fattore di attivazione piastrinica), con effetto anticoagulante.
- Azione immunostimolante

Per queste ragioni il ginkgo si rivela utile soprattutto nelle problematiche dell'età avanzata, in relazione alla fisiologica involuzione delle funzionalità immunitaria e circolatoria (in particolare periferica).

Controindicazioni ed effetti collaterali

Per via dell'azione anti-PAF non bisogna assumere Ginkgo in concomitanza con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti.
Il classico esempio è la contemporanea assunzione col Warfarin. Gli studi a tal proposito sono contraddittori, ma qualunque sia la fonte delle proprie informazioni personali è caldamente consigliato consultare il medico prima dell'assunzione di ginkgo + Warfarin o simili.

Precauzioni

Il contatto con la polpa degli ovuli maturi (individui femminili) può causare allergie anche gravi, mentre l'ingestione dei semi può portare a conseguenze anche letali.